Il Mulino Cooperativo

Il Mulino Cooperativo

Era il 1921 e la Grande Guerra era ancora un ricordo fresco. Storo, diventata come tutto il Trentino italiana da pochi anni, sentiva la necessità di progredire sul piano economico. E il progresso passava ancora una volta, com’era accaduto trent’anni prima, attraverso la cooperazione.

 

Nel cortile della Famiglia Cooperativa, con accesso da via Marconi, accanto alla pistoria, fu costruito il primo mulino: si potevano macinare granoturco, grano tenero e fagioli fatti seccare sul forno del pane della pistoria del dare al bestiame. Era nato il primo mulino cooperativo di Storo, cui potevano accedere tutti i soci e la popolazione a condizioni favorevolissime.

 

L’attenzione della Famiglia Cooperativa per il mondo agricolo era molto forte: d’altra parte si viveva ancora in una società contadina. Così nel 1926, oltre a costruitre moderni forni per la pianificazione, la Cooperativa iniziò pure il commercio collettivo dei prodotti agricoli dei soci.

Nel 1950 la Famiglia Cooperativa acquista un’area in località “Palàs” dove sorgerà il nuovo mulino a cilindri che avrebbe fatto il suo onorato lavoro per decenni per la comunità di Storo e dei dintorni fino ai giorni nostri.

 

Generazioni di piccoli coltivatori di Storo, Darzo, Lodrone, Baitoni e Condino varcarono quella porta dai vetri smerigliati, entrando nel regno del profumo di farina. Arrivavano prima con i carri trainati dall’asino o dal cavallo, poi con trattori, Apecar e giardinette.

Sul finire degli anni Ottanta la Famiglia Cooperativa decise che era giunto il momento si specializzarsi nella vendita dei prodotti al minuto, lasciando ai produttori il compito di macinare e di vendere il grano, che nel frattempo aveva perso l’importanza di un tempo e si era ridotto di molto nella quantità coltivata.

 

L’agricoltura agli agricoltori, insomma. E’ del 1989 la promozione di incontri con gli agricoltori, con il preciso scopo di sensibilizzarli ad attivarsi per costituire una Cooperativa separata ed autonoma. Il progetto andò in porto e nel 1991 nasce Agri Novanta, cui venne ceduto in affitto l’edificio del mulino.

 

Nel 1998 Agri 90, diventata ormai autonoma a tutti gli effetti, acquistò l’edificio del mulino dalla Famiglia Cooperativa, affrancandosi completamente dall’azienda che aveva spinto per la sua nascita.